NOTHING AS IT SEEMS

BARI-INTER 0-3

Niente è come sembra, dice il titolo, omaggiando gli amatissimi Pearl Jam…

Uno legge il risultato e pensa a una gara sul velluto; invece due gol su tre arrivano in pieno recupero, ed il primo tempo è di rara bruttezza.

La cosa, da un punto di vista tènnicotattico non deve stupire chi capisca un poco di futebol: per segnare non basta abbandonare 3 punte vere là davanti (Milito, Pazzini, Eto’o) e lasciare il resto della squadra 40 metri più indietro. Il risultato di questa formazione (in una qualche misura obbligata, vista la solita morìa di assenze) è che le suddette tre punte toccheranno 2 palloni in ¾ d’ora…

Dietro, rabbrividisco vedendo Matrix affiancare Ranocchia, ma per fortuna gli “avanti” pugliesi sono poco pericolosi e soprattutto poco mobili (anche a loro manca ‘sto mondo e quell’altro e, come ripetuto una quarantina di volte in telecronaca dal fido Compagnoni, “con un numero normale di infortuni il Bari non sarebbe certo ultimo in classifica”). Sui lati Maicon è l’unico a cercare un collegamento con i tre naufraghi là davanti, ma lo conosci Maicon: dagli 80 metri e 3 avversari da superare in corsa, ma non chiedergli di pensare. E infatti: rimesse laterali sbagliate in serie, errori di impostazione, etc etc. Ciononostante, ripeto, è l’unico che si sbatta per fare arrivare qualche pallone in attacco. Il centrocampo senza Cuchu “crapa lustra” guadagna in capelli ma perde in fosforo, e non è un buono scambio, perché tutti paiono annebbiati e indecisi sul da fare.

Per fortuna arriva l’intervallo. La ripresa non può che essere migliore di questo mortorio, che puzza tanto di ennesima occasione di accorciare in classifica buttata alle ortiche (le metafore sul cesso le ho finite con la scorsa partita).

La ripresa in effetti vede Sneijder al posto di un Milito che, tra i tre punteros, è parso quello più indietro di condizione, o quantomeno più spaesato dalla improvvisa densità abitativa delle sue lande.

La cosa mi mette un po’ di tristezza, anche perché, fino ad ora, ho sempre insultato via etere tutti i saccenti che dicevano “eh, Milito non è quello dell’anno scorso”, come se il ragazzo fosse alla prima stagione della sua vita. Signori, Milito ha alle spalle una decina di anni in cui ha regolarmente segnato una ventina di gol a stagione: come dire, l’anno scorso non è stata una piacevole eccezione, ma la -tardiva- consacrazione di un talento che i casi della vita non hanno fatto esplodere prima. Detto questo, la miglior forma è ancora lontana e quello attuale è un Principe malinconico, che spero possa tornare a graffiare come sa nel momento caldo della stagione (tipo da domenica in poi…).

Il piccolo Wesley, invece, sebbene al rientro dopo un paio di mesate, si mette di buzzo buono a fare il suo mestiere, ossia il trequartista, e le cose iniziano a girare un po’ meglio. La Bbèri si fa più guardingo e la partita cambia fisionomia, con l’Inter a spingere sempre più e a passare a metà ripresa con Kharja che, per la prima volta, ci fa felici segnando “per” e non “contro” di noi dopo scambio con Eto’o.

Da lì in poi, qualche amnesìa difensiva dei nostri (perché noi l’80% delle rimesse laterali le sbagliamo e loro nello stesso modo mettono un uomo davanti al portiere??), ma niente di seriamente pericoloso.

Si vivacchia fino al recupero, quando un buon pressing di Sneijder regala palla a T.Motta che lancia il Pazzo in profondità: sembra di vedere il Milito dell’anno scorso, e infatti il centravanti segna. 2-0 e partita finita? Non proprio, c’è tempo per la proverbiale sgroppata del Capitano con cross al bacio sul secondo palo: sponda di petto di Kharja e 3-0 di Sneijder, che torna al gol in Campionato dopo mesi e mesi.

Per come si era messa, meglio di così non poteva andare.

 

PSICODRAMMA

Ma l’Inter non sarebbe l’Inter senza un “caso” o una “crisi”. Stavolta il premio “misitoppalavena” lo vince Chivu.

Niente è come sembra, si diceva in apertura: e infatti pensi a lui e tutto ti viene in mente: buon giocatore, bravo ragazzo, persona a cui tutti vogliamo bene vista la craniata dell’anno scorso…, Tutto, tranne che il ragazzo piazzi una cartella in piena fazza a un avversario senza alcun motivo, dopo una normalissima mischia in area.

Nessuno degli arbitri vede niente, per fortuna dell’Inter, visto che la cosa avviene sullo 0-0 ed un’Inter in 10 non avrebbe avuto vita facile. Inevitabile punizione esemplare con la prova TV (mia previsione: almeno 4 turni), e cazzi acidi in difesa in vista di domenica. Tutti attendono la spiegazione di “Ciccio-caschetto” nel dopo-gara ed eccolo, occhi lucidi e sguardo fisso, a dire che si sente un uomo di merda, che con quel briciolo di dignità che gli rimane chiede scusa all’avversario e a tutti, soprattutto alle sue bambine che un giorno vedranno quel che è successo, prima di andarsene via singhiozzando.

Ora, scene così ti fanno addirittura apprezzare il commento di Mario Sconcerti (“sarò un vecchio depresso, ma una scena così mi commuove”), io personalmente non ho apprezzato il mettere in mezzo la famiglia e soprattutto la lacrima. Non si piange sul posto di lavoro. Ma io sono il solito insensibile.

Certo che, mai una volta che fili tutto liscio…

 

LE ALTRE

Eh, stavolta le altre fan tutte cagare! Milan e Lazio pareggiano, la Roma pure, il Napoli e la Juve perdono. 

2 o 3 punti recuperati a tutti i vicini di pianerottolo e terzo posto agguantato con una partita in meno degli altri.

Ora ci aspettano due scontri difficili: Roma in casa e Juve fuori, con la coda del recupero a Firenze subito dopo.

Tra 10 giorni ne sapremo di più…

Welcome back. We've been missing you...

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