INTER-CAGLIARI 1-0
Poche emozioni, o meglio poche emozioni positive, visto che i 90’ vedono un crescendo rossiniano di “stringiculo” con sospirone finale per lo scampato pericolo.
Possiamo tranquillamente dire che è andata bene, tra gollonzo in fuorigioco, occasioni del Cagliari in serie e allegra vacanziella presa nel secondo tempo da tutta la squadra.
Pur comprendendo le giuste cautele di gestione atletica dei nostri campioni, giocare l’ultima mezzora (abbondante) senza Eto’o vuol dire appendersi tutti alle traverse e fare scudo col proprio corpo alle pallate degli avversari. Nella mediocrità generale, o forse proprio in virtù di quella, prendo atto di una prima mezz’ora di Pandev che oserei definire “brillante”: quel sinistro velenoso dopo pochi minuti mi ha fatto pensare a voce alta “ma… è impazzito?” Ad ogni modo, un primo tempo di risicata decenza ci vede davanti pur senza incantare, con un centrocampo nel quale Kharjah ancora una volta è tra i più attivi. Nota di merito per il franco-marocchino, anche se –mi si passi il paragone- è come andare al ristorante e dire che la cosa più buona erano i grissini… D’altra parte, con Cuchu e Sneijder equamente distribuiti tra panca e tribuna, di fosforo in giro non ce n’era molto e –per rimanere in termini farinacei- il pane lo si fa con la farina a disposizione.
Inutile girare intorno al gol di Ranocchia: è in fuorigioco, forse di non facilissima individuazione per arbitro e segnalinee, ma l’off-side è netto. Ho infatti stentato ad esultare vedendo la palla in rete, proprio in attesa della bandierina o del fischio dell’arbitro. Constatati però l’immobilismo della prima e il silenzio del secondo, mi sono rapidamente rassegnato all’errore e al conseguente vantaggio.
E’ chiaro che mercoledì in Champions servirà una prestazione leggermente più convinta e grintosa per avere la meglio sui crucchi massicci e incazzati (e per di più al completo rispetto alla finale di Madrid): c’è da sperare che il riposo concesso a mezza squadra (volontario o forzato, parziale o totale: Chivu, Sneijder, Lucio, Eto’o, Stankovic, T.Motta) dia i suoi frutti tra pochi giorni, in una partita di vitale importanza tanto sotto il profilo prettamente sportivo, quanto dal punto di vista morale/motivazionale: vincere dopo la pesante imbarcata di Milan e Roma in Coppa vorrebbe dire zittire ancora una volta quelli che si riempiono la bocca di DNA-Champions o giUoco arioso di matrice europea.
LE ALTRE/E’ COMPLOTTO
Poco da dire anche qui, se non che la giornata in stile ”3-punti-0-gioco” si applica tranquillamente anche a Milan e Napoli. Se però il Napoli oltre al gol di Zuniga sbaglia un rigore con Cavani, i cugini beneficiano a loro volta di errore arbitrale sbloccando il risultato a Chievo dopo manina galeotta di Robinho, che ha poi la faccia come il proverbiale nel sorridere mimando agli avversari “l’ho stoppata di petto“. In tutto ciò mi chiederete dove stia il “complotto”… Mettiamola così: sabato sera, un possibilissimo rigore su T.Motta dopo pochi minuti viene ignorato dall’arbitro in campo ed ancor più da tutti i media, ingolositi dal poter proporre l’equazione errore pro-Inter = 3 punti con una pervicacia onestamente non riscontrato nel caso dei cugini. In tal senso degno di nota ( o di T.S.O. , fate voi) il commento del Mister rossonero: “per fortuna abbiamo vinto 2-1 così l’episodio di Robinho non è stato decisivo”. Eehh??
Assistendo alla decomposizione della Juve in quel di Lecce, a chi mi faceva notare come il Lecce con noi avesse fatto il partitone per poi ritrovarsi nei bassifondi della classifica, ho fatto notare come ben più incazzare mi faceva proprio la vecchia signora, che dopo la stra-preventivata partita della vita (con annessa vittoria) contro di noi, tornava a solcare i consueti sentieri di triste mediocrità, facendosi schiaffeggiare dai salentini. Aldilà della epidermica avversione ai gobbi, con punte di autentica irritazione cutanea quando li sento parlare di scudetto 2006 e cacate varie, dico quanto ripetuto ieri: avrei volentieri barattato la sconfitta bianconera, aggiungendo anche quella giallorossa, con un modesto pareggio dei cugini nella non-più-fatal-Verona.
Mi accontento di poco, lo so…