PROPRIO INGRATI

INTER-CATANIA 0-0

Come novelli Franti, di Deamicisiana memoria, i tifosi interisti ridacchiano della mediocrità della propria squadra. 

Così facendo impediscono allo squadrone che hanno la ventura di seguire di sotterrare di goals un derelitto Catania, che proprio contro di noi ottiene il primo -meritatissimo- punto in trasferta della stagione.

Il Mister ci dice che i ragazzi queste cose le sentono e che rimangono bloccati.

E dire che, ricordando cuscinetti, tessere, petardi, seggiolini e motorini volare dai gloriosi spalti di San Siro in uno scoppiettante climax ascendente, la protesta messa in piedi dagli spettatori mi è parsa financo educata e civile.

Che poi nei 90′ non si abbia molta voglia di inneggiare ad una massa di bipedi semi-ambulanti ed incapaci di fare tre passaggi di fila, mi par proprio il minimo.

Brutto ruolo,in ogni caso, quello del Mister, che a stento riesce a difendere l’immondezzaio che si ritrova tra le mani, che forse -forse- è consapevole del rischio di “bruciare” i pochi giovani validi della rosa (Kovacic su tutti, e in misura minore Botta e Taider), e che credo inizi ora a capire quanto la panchina fosse scomoda e angusta sotto le terga di Stramaccioni e Ranieri.

Non sprecherò molti KB per raccontare l’ennesima partitaccia dei nostri: vi basti sapere che, dal puro punto di vista del giUoco, la trasferta di Marassi era stata decisamente migliore, chè là almeno 4-5 tiri pericolosi li avevamo fatti, mentre qua il portiere etneo si è dovuto sporcare la maglia solo su un bel tiro di Milito a metà primo tempo e nel finale su capocciata di Rolando.

Per il resto, riusciamo ad ammirare a bocca aperta i fraseggi di Ciccio Lodi e poi di Sergio Almiròn, inchiodati come siamo nei piedi marmorei di Kuzmanovic e nel dinamismo non esattamente elettrico del vecchio Cuchu. Dovendone salvare uno, Alvarez nel primo tempo mi è sembrato simile a quello di inizio stagione, salvo poi spegnersi nel corso della ripresa.

Guardando il lato positivo siamo riusciti a non perderla! La sconfitta non sarebbe stata più immeritata di una nostra vittoria, quindi in tempi di vacche anoressiche consoliamoci con questo.

Domenica si torna a far visita a quelli là, memori dell’ultima scampagnata datata Novembre 2012 e consapevoli che i miracoli non si ripetono…

 

LE ALTRE

Dei pareggi di Juve e Napoli poco mi cale, onestamente. Avevo addirittura accolto con favore la vittoria giallorossa in quel di Verona, stante la classifica dei gialloblù in diretta concorrenza con la nostra. GIà più interessante avrebbe potuto essere il mezzo passo falso della Fiorentina in casa col Genoa, ma come visto abbiamo sventato il pericolo di recuperare due punti sui Viola con la partita Bonomelli-style testè descritta.

Tocca invece guardarci dietro, visto che Toro e Parma vanno alla grandissima e gli stessi cugini, degni scudieri di “Culetto d’Oro”, ribaltano la partita negli ultimi minuti dando fiato al “cuore rossonero” e al “cambio di mentalità dato dall’allenatore” prontamente messo in tavola delle serve. Ho volutamente trascurato le interviste del dopo partita per evitarmi -quantomeno- l’incoraggiamento dei giornalisti a Clarenzio, all’insegna del “dài che riprendete l’Inter!“, già visto in pratica l’anno scorso con Allegri.

 

E’ COMPLOTTO

Non volendo indugiare oltremodo sull’immonda figura cui abbiamo dovuto assistere in settimana, resta poco da aggiungere. Stucchevole e facilino il servizio fotografico fatto a Thohir e Moratti in tribuna, con il neo-Presidente quasi appisolato stante il fuso orario ancora da smaltire, con tanto di didascalie che vorrebbero essere simpatiche e sanno invece di presa per il culo.

Noto infine che il ritornello del clan dell’asado è risultato irresistibile anche per Ciro Venerato, ominicchio di Moggi già sfiorato da Calciopoli ai “bei tempi” (ancorchè mai indagato) e allontanato per qualche periodo dalla redazione sportiva della Rai.

Per la gioia di tutti è però tornato, fornendoci notizie di fonte certissima, secondo le quali dietro il rifiuto dell’Inter di acquistare Vucinic ci sarebbe nientepopodimenochè il ferreo rifiuto della ghènga argentina.

Poichè una pronta risposta da parte dell’Inter è pura utopia (tipo un Fassone qualunque che chiama in diretta dicendo “ma che cazzo stai a di’?“), mi congratulo col vecchio cuore nerazzurro Mandorlini, ospite negli studi RAI, che sostanzialmente fa l’avvocato difensore dei nostri, dicendo al giornalista campano che a certe cose lui non crede, e mettendone in dubbio la veridicità.

Siamo alle solite: la prostituzione intellettuale potrebbe tranquillamente raggiungere il suo scopo (demolire l’Inter) limitandosi a raccontare la fredda cronaca.

Invece no, vogliono strafare.

Professionisti (inde)fessi!

 

WEST HAM

Weekend di riposo dopo aver preso un paio di ceffoni dal Manchester City nella Coppa di Lega. Ripartiremo in settimana con i nuovi arrivi Nocerino e Borriello: due ex milanisti non sono il massimo per il mio fegato, ma peggio dell’ultimo posto in classifica non possiamo fare…

contento lui...

contento lui…

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