Sottotitolo: “almeno tra di noi, ‘ste cose diciamocele“.
Sì perchè, per carità, a gridare contro la Juve son sempre in prima fila, e certo sentirsi far la predica dai Gobbi è come ascoltare lezioni di verginità da Cicciolina. Però minchia, pure noi, che inguaribile accozzaglia di craniolesi…
Io continuo ad essere della mia idea: tecnicamente parlando, lo scambio tra Guarin e Vucinic, a parità di condizione fisica, per noi era vantaggioso. Quindi da un punto di vista tecnico non avrei avuto nulla da ridire se l’affare fosse andato in porto (ripeto, anche senza conguaglio).
Queste le ragioni del mio convincimento:
Da una parte abbiamo Guarin, 27 anni, con noi da 2, nei quali ha fatto ampia mostra della propria chincaglieria. Possibile, forse probabile che inserito in un centrocampo più organizzato e razionale (insomma, più forte) avrebbe un rendimento migliore. La cosa però da noi non succederà, stante la morìa di centrocampisti “pensanti e deambulanti“.Prendilo e mettilo in una metacampo nerazzurra a caso di Mancini o Mourinho e ne avrai un ottimo rincalzo. Nell’inverno del nostro scontento (leggasi: oggi) Guarin copre meno di Taider, non segna più di Cambiasso e ha meno dribbling e visione di gioco di Kovacic. Per quel che mi riguarda può andare.
Dall’altra abbiamo Vucinic, 30 anni compiuti a ottobre. Non 31 quindi, tantomeno 32 come sentito negli ultimi giorni. Dopo il giochetto sul nome “Inter” o “Internazionale” spiegato settimana scorsa, constato che è ancora in voga lo stupido passatempo di trastullarsi con l’età dei giocatori a seconda della squadra di appartenenza: al montenegrino è bastato essere accostato al nerazzurro per invecchiare di un paio d’anni!
Detto questo, se il ragazzo sta bene è attaccante all’altezza di Palacio e -ahimè- più forte degli attuali Milito e Icardi (il Principe degli anni belli se lo sarebbe mangiato a colazione, sia chiaro). Se ci aggrappiamo al Trenza (lui sì 31enne) dicendo che un paio di anni alla grande li può ancora fare, allora il discorso vale anche per Vucinic.
Venuto fuori il casino e saltato l’affare, sono uscite indiscrezioni sull’esito delle visite mediche del bianconero, alibi perfetto per motivare l’improvviso dietro-front: è rotto, non mi interessa. Non credo sia vero, e incidentalmente la Juve avrebbe l’occasione perfetta per smascherare la balla, facendolo magari giocare nel fine settimana. Ma non credo che il ragazzo ne abbia molta voglia, e la stessa dirigenza preferirà preservarlo in vista di una sua ipotetica cessione ad altra squadra.
Quel che è saltato, quindi, era per me un buon affare. Soprattutto se accompagnato dalla vendita di Ranocchia (eterna promessa mai pienamente sbocciata) e dallo smaltimento altre frattaglie -Pereira, Mudingayi, Mariga, Belfodil-, necessari a mettere insieme il gruzzolo per arrivare a Hernanes (mio vero pallino, per quanto possa interessare…).
In sintesi, ci saremmo ritrovati a Febbraio con Vucinic, Hernanes e D’Ambrosio (sempre che arrivi), al posto di Guarin, Ranocchia e Pereira. Se permettete, io ci vedo solo vantaggi.
Così non è stato, così non sarà.
La reazione dei tifosi la capisco solo in parte. Posso essere concorde con una linea instransigente del tipo “coi ladri non si fanno affari”, assunto che peraltro faccio mio quando si parla di cugini. A quel punto però la posizione è chiara e dev’essere dichiarata e “praticata” coerentemente. Anche uno scambio Pogba-Mariga dovrebbe essere sprezzantemente rifiutato.
Capisco un po’ meno il ragionamento “non rafforzo una mia diretta concorrente“, essenzialmente per due motivi:
1) “diretta” un par de palle!: siamo a -20 punti da loro già a metà campionato, e onestamente non vedo come potremo recuperare questo gap nei prossimi mesi. Morale: questi arriveranno primi di noi (e temo di tutti gli altri) ancora per un po’.
Non sono loro i nostri “diretti” concorrenti. Noi dobbiamo far la corsa sulla Fiorentina, ed -eventualmente- su Roma e Napoli. Sad but true.
2) Oltre a ciò, non sono convinto che con Guarin si sarebbero rinforzati: in termini assoluti il colombiano è meno forte di Vidal, Pogba e per me anche di Marchisio. Pirlo lo lascio fuori dal ragionamento perchè è un altro tipo di giocatore. Guarin in questo contesto sarebbe solo un’alternativa in più (già Marchisio ultimamente è panchinaro quasi a tempo pieno).
Non solo: la Juve cerca Guarin perchè probabilmente in cuor suo sa di vendere un gioiello (Pogba?) a fine stagione, guadagnandoci qualche decina di milioni. Cosa se ne farà di quel malloppo non possiamo saperlo, ma sappiamo che senza Pogba il loro centrocampo perde eccome in quantità e qualità. Volendo poi fare i precisètti, essersi già messi in casa un potenziale sostituto diminuisce il loro potere d’acquisto di fronte al PSG di turno, non potendo nemmeno far troppo i preziosi con la logica del “non posso venderlo, non ho nemmeno con chi sostituirlo“.
Esaurito lo sproloquio tènnico, la figura di menta piantata da Fassone/Branca/Ausilio (col Cigno per una volta meno colpevole degli altri, o forse solo più furbo a “nasare” la figuraccia e defilarsi di conseguenza) è da “oggi le comiche”.
Ripeto quanto detto all’inizio: va benissimo ribattere alla Juve “da che pulpito viene la predica” ma, cercando di vedere la Luna e non il dito che la indica, la disorganizzazione e l’atmosfera da “dilettanti allo sbaraglio” è lampante.
Thohir ha fatto bene a dire quel che ha detto, e noto compiaciuto una certa differenza con la gestione precedente, all’insegna dell “una cosa un po’ antipatttica“. Spero però che, alla “faccia brutta” messa su col resto del mondo a doverosa difesa del Club, segua una “faccia bruttissima” con i suoi collaboratori.
In altre, parole, se questo era il banco di prova per testare la bontà del Trio Lescano, direi che abbiamo da preparare tre belle letterine straight away, con tante grazie per il lavoro svolto in questi anni e i migliori auguri per il proseguimento della carriera in altri lidi.
Piglia un cacchio di Pantaleo Corvino o un diavolo di Walter Sabatini, Piglia un maledettissimo Pier Paolo Marino. Scegli gente che fa questo “di mestiere”. Scegli un professionista e dagli un mandato di tre anni. Non mi pare un concetto così difficile.
E se proprio vuoi tenere l’attuale direttore generale, fagli fare il direttore generale, non il mercato con quelli per cui lavorava fino a due anni fa.
In ogni caso, basta con “si è sempre fatto così“. Basta con “era qui anche quando si vinceva, quindi il problema non è lui“.
Serve gente che sappia fare il proprio mestiere.
Se vogliamo atteggiarci a “grande Club” (whatever that means), iniziamo al più presto minimizzando le figure demmerda, e tenendo presente che per pitturare una parete grande non ci vuole un pennello grande, ma un grande pennello.
E il grande pennello costa. Altrimenti, come dicono gli americani if you pay peanuts, you get monkeys!
Bah, caro Mario stavolta ti contesto. Sia chiaro ti contesto solo stavolta, ma non sono mai d’accordo con te, data l’antipatia profondo per la tua squadra del cuore, nonché seconda squadra di Milano. 🙂
Il problema non è tecnico, benché io tra i due mi terrei Guarin. Non può sfuggirti che si va a scambiare l’unico titolare con un valore di mercato dell’inter con una riserva della juve difficilmente cedibile a prezzi decenti. In soldoni, i 15 milioni che il Chelsea pareva disposto a darvi per il simpatico colombiano, alla juve per l’eclettico zingaro non glieli danno neanche i cinesi. Quindi il saldo economico è passivo per voi, credo in maniera abbastanza lampante.
E non è neanche un problema del trio branca, auxilio, fassone: hanno appena finito di pagare 20 milioni Belfodil, figurati se si scompongono per queste quisquilie.
Il problema è capire se ET si rende conto di dove è finito. Non siamo nell’NBA, dove si vendono i giocatori per abbassare il salary cap, né tantomeno siamo nel campionato di basket indonesiano dove il vostro neopresidente miete successi a raffica che tutto il mondo gli invidia.
La domanda da farsi è: caro ET avevi avallato l’affare?
Se sì, allora ti sei fatto convincere dalla protesta dei tifosi, il che non è il massimo in vista delle prossime mosse del succitato trio. O quei tre lì diventano competenti all’improvviso, oppure tanto vale che a fare il mercato ci mandi direttamente Sandrino O’Mazzulatore.
Non avevi avallato l’affare? Spiegaci come mai sono sei mesi che il “popolo nerazzurro” aspetta una tua mossa e la prima cosa che fai manco ne sei consapevole.
Vero che noi dall’altra parte del naviglio abbiamo i nostri problemini, vero anche che abbiamo il copyright su questo tipo di operazione, ma a questo punto un dubbio mi sorge spontaneo: visto che la cima del marketing (solo incidentalmente figlia del più famoso pregiudicato brianzolo) bloccò la cessione del suo fidanzatino per la sprezzante cifra di 45 milioni, non è che Guarin si zompa Tohir?
Caro Sanga, diversamente strisciato e -questo il vero problema- fiero di esserlo, potrei citare il grande Garzya degli anni ’90 e dire che “sono completamente d’accordo a meta’ con te”.
I prossimi giorni (o mesi) di mercato ci diranno il futuro sportivo ed economico di Vucinic e Guarin. Pallottoliere ala mano, capiremo se e chi ha fatto l’affare. Quel che e’ certo e’ che il gia’ non altissimo appeal di Guarin agli occhi delle altre squadre si e’ ulteriormente abbassato: come Sneijder l’anno scorso, l’Inter si trova una sorta di separato in casa, con conseguente abbassamento del suo valore di mercato.
Sottoscrivo col sangue tutta la parte riguardante Thohir invece; onestamente non so quale alternativa sia meno peggio: se PSY era d’accordo, si e’ palesato ostaggio della Curva dopo due mesi di presidenza. Se non lo era, ha pienamente ereditato l’organizzazione “simpatttica” del suo predecessore.
In ogni caso, “s’ha da ridere….”
Sorvolo per eccessivo ribrezzo sul presunto affaire Guaro-trottolino indonesiano 🙂
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