NON HO VISTO MA PARLO LO STESSO

INTER-CATANIA 2-0

Premetto la mia colpa e la mia impreparazione. Ho dato un’occhiata al bigino (cioè ho visto gli ailaizz) ma non ho studiato (cioè non ho visto la partita, causa zingarata in terra gigliata). Detto ciò, posso quindi commentare ben poco, non essendo io pennivendolo di professione con due o tre pezzi già pronti da mandare in stampa a seconda del risultato o della bisogna.

Noto il perpetuante stato di grazie di Cassano, la luccicante testa -anatomica e calcistica- di Cambiasso e lo splendido primo gol di Palacio, saggiamente servito dal Principe.

Noto anche la sconsideratezza di Guarin che rischia un rigore sacrosanto cianghettando in area l’avversario invece che accompagnarlo a fondo campo.

Lo dico da tifoso a cui ieri è andata bene: avete capito perchè i giudici di porta non servono a un cazzo? e perchè, fin quando non sarà possibile rivedere questi episodi al replay, sarà sempre valida la scusa del “non ha visto“?

Sorvolando sulla prestazione di ieri e analizzando invece la classifica dei nostri, ribadisco quanto già detto in un paio di altre circostanze: va bene, benissimo così. Non credo che onestamente avrei potuto pretendere di più da questa squadra, a livello di classifica. Vero che paghiamo il brutto KO col Siena, ma abbiamo i punti che ci meritiamo (e forse anche un paio in più, ma diciamolo sottovoce). Tutto ciò fa male alla Serie A perchè mostra come una squadra volenterosa, ma in pieno work in progress, sappia sfruttare la mediocrità generale ed essere -seppur solo a fine Ottobre- a un passo dalla qualificazione in Champions League. La Juve resta di un altro livello, e temo ne avremo conferma tra un paio di settimane, ma forse con le altre ce la possiamo giocare. Mi piace sempre di più il nostro allenatore, preparato e capace di convincere i giocatori a cambiare modulo di partita in partita, e anche all’interno dello stesso incontro. Manca la difesa a farfalla, l’attacco a voragine e i cross a pioggia e poi gli schemi li abbiamo provati tutti. In più il ragazzo si inserisce alla perfezione nella scia dei Mancini&Mourinho quando si tratta di zittire critiche gratuite e rispondere per le rime al Varriale di turno.

 

LE ALTRE

I Gobbi si aggiudicano il big match battendo il Napoli e restando da soli in testa alla classifica. Starà a Mazzarri ora mantenere i suoi sulla corda e far dimenticare i 90′ di Torino. La Lazio prima gioca col Milan poi rischia di bruciarsi, portando però a casa 3 punti meritati che spingono i cugini ben oltre il baratro della zona retrocessione. La Roma torna sulle montagne russe rimontando da 0-2 a 4-2 nella seconda grande prestazione della stagione (indovinate quale è stata la prima…) e si assesta a fianco della Fiorentina, bloccata a Chievo sul pari.

 

E’ COMPLOTTO

Roba lunga, mi spiace…

Per fare un poco di ordine, ricordiamo come le due squadre milanesi avevano salutato il campionato prima della pausa: Derby vinto dall’Inter, che si ritrovava un po’ a sorpresa terza, e perso dal Milan, che continuava il peggior inizio di Campionato da decenni a questa parte.

Ebbene, pur di non cavalcare questo banale e prevedibile canovaccio, le nostre prostitute intellettuali, in mancanza di sex toys con cui gingillarsi, fanno ricorso a tutto il loro ‘mestiere’ per restare all’altezza della loro reputazione per cosi dire scollacciata, producendo chicche come quelle che seguono:

1) Sceicchi e Russi litigano tra di loro pur di accaparrarsi una quota di Milan. Si parla di un 20 o 30% che i paperoni di cui sopra sarebbero disposti a pagare piu’ di 200 milioni di euro, secondo alcuni addirittura 500. Per la cronaca, e come puro termine di paragone, la partecipazione cinese dell’Inter pare essere del 15% e valere intorno ai 50 milioni. Taccio per umana pieta’ su quale delle due squadre possa essere stata valutata di piu’, stanti i risultati degli ultimi 3-5 anni e alle prospettive per il futuro.

Niente di tutto questo: i ricchi del mondo si contendono briciole di Milan volendole pagare a peso d’oro, e che nessuno osi metterlo in dubbio o peggio canzonarli! Siamo pur sempre parlando del clubpiutitolatoalmondo

2) Vista l’imminente iniezione di danaro straniero – ma anche no, stante la secca smentita del Geometra Galliani che ha definito ‘immutato e costante’ l’impegno del dr Berlusconi a supporto del suo Milan- i cugini sono ormai ad un passo dall’ingaggiare Guardiola, che dopo un anno sabbatico verra’ presto convinto da Zio Fester in persona ad accomodarsi sulla panchina rossonera. Nel frattempo pero’, come nelle peggiori telenovelas di quarta, Ibra pare avere nostalgia di Milano, ed ecco palesarsi la migliore occasione per dimostrare al mondo intero che Milanello Bianco puo’ davvero tutto… immaginate i due correre mano nella mano per i prati del centro sportivo a piu’ alto tasso glicemico al mondo pascendosi l’uno della stima e dell’amicizia dell’ altro.

3) Posto che la cosa che quelli la’  sanno fare meglio e’ vendere il loro prodotto – e per una volta lo dico senza ironia- perfino la consegna delle nuove auto aziendali ai calciatori diventa un evento mediatico da ‘coprire’ adeguatamente. Ecco quindi il solerte giornalettaio apporre la seguente didascalia a fianco della foto della berlina addobbata con maglia rossonera: “Nonostante i risultati degli ultimi tempi, l’immagine e’ sempre molto importante per il Milan. Il suo brand mantiene infatti immutato il suo fascino“. Il suo brand mantiene immutato il suo fascino… non riesco nemmeno a leggerlo senza che mi sendano le lacrime!

Non solo: nel corso dello stesso evento, Galliani rassicura i tifosi garantendo che non venderanno piu’ i loro campioni, senza che a nessuno sia scappato da ridere o abbia solo sommessamente osato chiedere: ‘Quali?

4) Latitando come detto i risultati della prima squadra, il regime ha solertemente abboccato all’amo lanciato da una vecchia volpe mondo dei procuratori sportivi italiani: non esattamente Raiola o Pasqualin, ma insomma quasi. Piu’ precisamente un ragazzo, classe 1990, figlio di uno dei procuratori di Kakà, che ha postato su youtube il video girato a un suo ‘assistito’ di 14 anni (sempre che sia legale, prima ancora che normale, che un bambino di 14 anni abbia un procuratore). Ad ogni modo il pubescente ci sa fare, e trucchetti e giochini palla al piede sono assai promettenti. Tutto cio’ e’ stato piu’ che sufficiente per scatenare la diligente e prona squadriglia mediatica a chi la sparava piu grossa. “Il nuovo Messi, il Milan ha in casa il suo campione, con questo sono a posto per vent anni”, sono state tra le pirlate che le mie orecchie hanno dovuto sentire. Il fatto poi che il ragazzo sia stato grossomodo scippato dai cugini al nostro settore giovanile non fa che aggiungere pepe alla pietanza (http://www.goal.com/it/news/3785/generazione-di-fenomeni/2012/07/03/3217719/generazione-di-fenomeni-hachim-mastour-un-piccolo)

Per dovere di cronaca, riporto ora estratti delle due settimane nerazurre cosi come raccontate dai solerti scrivani di corte:

1) Milito e’ in crisi e in ottobre non segna mai, una vera e propria maledizione, se si pensa che da quando e’ all’Inter -o forse in Italia, la dottrina al riguardo è divisa- questo mese l ha visto sul tabellino dei marcatori solo una volta. Fa niente se in tre degli ultimi quattro anni cio’ lo abbia portato ad un bottino di reti superiori alle venti per stagione. E’ crisi.

2) Se il Principe e’ in crisi, Sneijder, volato in USA per curarsi dall’infortunio e per star vicino alla moglie, non puo’ che essere un ‘caso’, che’ insomma non e’ bello lasciare i compagni ed andare a curarsi dall’altra parte del mondo, dimostrando cosi’ di avere poca fiducia nello staff medico nerazzurro. Considerazioni ovviamente sempre taciute allorquando era il malato cronico Pato a sottoporsi a periodiche trasvolate oceaniche per trovare soluzioni alla sua cronica propensione all infortunio.

3) Nel pezzo della Gazzetta, in cui si fotografava la poco lusinghiera situazione economica e finanziaria dei nostri top club, ovviamente la parte del leone – diciamo cosi- e’ riservata al Signor Massimo, reo purtroppo di aver speso nel suo primo quindicennio piu’ di un miliardo, chiudendo tutti, ma proprio tutti, i suoi bilanci di esercizio con perdite poi ripianate con iniezioni di capitale. Non posso confutare i numeri ne’ voglio negare la realta’. Nel delirio mentale che mi spinge a compitare queste scemenze, cerco sempre di conservare un’ossimorica obiettivita’ da tifoso. Quindi: l’Inter ha senz’altro speso troppo e male nei primi dieci anni di gestione Moratti. Non che gli altri di errori non ne abbiano commessi; non che gli altri si siano divisi utili multimilionari. Ma diamo a Massimo quel che è di Massimo: anni di valutazioni errate, di scelte che si sono rivelate fuorvianti e di bidoni pagati a peso d’oro. Ma soprattutto, anni in cui non si e’ mai riusciti ad innescare un circolo virtuoso, in cui non e’ stato possibile porre quella prima pietra che potesse indicare la ‘retta via’ alla societa’.

Ora, sono un rancoroso complottista, ma due righe per dire che buona parte del miliardo speso da Moratti e’ coinciso con quello che la storia ha poi battezzato col nome di Calciopoli, ecco, queste io le avrei spese. Loro no.

 

WEST HAM

Scintillante 4-1 casalingo contro il Southampton che vale uno splendido quinto posto a parimerito. Temo durerà poco, visto che a inizio Novembre il Manchester City sarà gradito ospite a Upton Park…

Ed ecco quel tamarro di Palacio. Treccina orrenda ma sinistro al volo da favola!

Ed ecco quel tamarro di Palacio. Treccina orrenda ma sinistro al volo da favola!

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