Non sono la versione bloghettara e sotto radice cubica di Magritte e la sua pipa.
Semplicemente, quel che avevo da dire sull’ormai effettivo takeover tra il Signor Massimo e il PSY de noantri l’ho già scritto qui: https://complottonerazzurro.wordpress.com/2013/10/19/hello-goodbye/ . Mi limito a plaudere alle sue prime apparizioni sui mass media italiani, a cominciare dalle prime parole ufficiali rilasciate non più “davanti agli uffici della Saras con la consueta disponibilità” , bensì alla TV ufficiale dell’Inter. Eccheccazzo!
L’argomento su cui volevo solleticare il mio autismo a strisce verticali e confrontarmi con eventuali opinioni dei miei 25 lettori è in realtà un gioco trito e ritrito, forse per questo per me irresistibile.
Gioco: disegna la tua formazione dell’Inter preferita.
Regole:
1) La scelta è necessariamente limitata all’Inter vista giocare con i miei occhi, quindi diciamo dagli anni ’80 in avanti. Per capirsi, i miei primi idoli sono stati Altobelli e Beccalossi, seguiti pochi anni dopo da Rummenigge. A scanso di equivoci, nessuno dei tre troverà posto nelle gerarchie che andranno a delinearsi.
2) Ogni ruolo deve avere due effettivi, in modo da limitare le scelte deicide e strappacuore.
3) Almeno uno degli effettivi dev’essere fatto secondo il personale giudizio tènnico, mentre almeno un altro deve rispondere al (talvolta diverso) requisito dell’interprete più amato nel ruolo.
Il combinato disposto dei punti 2) e 3) dovrebbe così portare a delineare due formazioni: quella coi controcazzi (per brevità “tènnica“) e quella poetica, per alcuni all’insegna del “c’ha i piedi fucilati, ma ci mette sempre l’impegno” (per brevità “diquore“).
4) Siccome però sono un rancoroso e severissimo censore di ogni comportamento nerazzurro, compilerò anche una formazione dei più pessimamente peggiorissimi, (per brevità Nightmare Team) inserendo sia quelli oggettivamente scarsi (Jeremie Brechet, per dire…) sia che promettevano faville e invece si sono rivelati -almeno nella parentesi interista- pacchi clamorosi (il Vampeta di turno).
Sul punto 4), debbo i giusti crediti all’accolita di amici rossonerazzurri in compagnia dei quali, in our early twenties, abbiamo sollazzato le rispettive consorti passando lunghi sabati sera a discutere se Pancev avesse più diritto di Blissett ad avere un posto da titolare in una versione pan-Meneghina del succitato Nightmare Team: Sanga, Marco PN, Tafazzi, I’m talking about you!
Post scriptum prima di iniziare: So già -ed è drammatico- che la scelta maggiore ce l’avrò tra gli aspiranti Chiavic Johnson.
Del resto, Piraccini ed i fratelli Paganin popolano ancora i miei peggiori incubi…
Here we go!
PORTIERE
Imbarazzo della scelta: l’Inter ha una grande tradizione di numeri 1, quindi più o meno ‘ndo caschi caschi bbène.
Scelta tènnica: Julio Cesar
Scelta diquore: Walter Zenga
Nightmare Team: Sebastien Frey. Era giovane, sbarellò anche lui nella pessima annata-Tardelli (un mammifero col pollice opponibile avrebbe limitato i danni anche nel mefistofelico derby finito con risultato tennistico…).
DIFESA A QUATTRO
Buoni difensori ne abbiamo sempre avuti. Non così spesso li abbiamo avuti tutti insieme.
Scelta tènnica: Maicon – Blanc – Samuel – Brehme
Scelta diquore: Bergomi – Cordoba – Materazzi – Brehme (Lo so che Brehme c’è due volte, ma lui è Iddio e tutto può. E soprattutto, il ruolo di terzino sinistro è quello storicamente meno baciato dal talento in casa Inter)
Nightmare Team: Brechet- Sorondo – Cirillo – Gresko
CENTROCAMPO DICIAMO A ROMBO
E’ il modulo più comodo per i campioni che ho in mente, ma ha poca importanza, essendo questo solo un giUoco. Aldilà del modulo, credo che la mediana sia il reparto in cui l’Inter storicamente è stata più avara di campioni.
Scelta tènnica: Cambiasso – Zanetti – Matthaeus – Baggio
Scelta di quore: Ince – Simeone – Berti – Stankovic
Nightmare Team: Dell’Anno, Vampeta, Scifo, Conceiçao
ATTACCO A VORAGINE
Scelta più che ampia e altissimo rischio di ballottaggi strappacuore: va beh, ci proviamo…
Scelta tènnica: Ronaldo – Ibrahimovic
Scelta di quore: Milito – Zamorano
Nightmare Team: Pancev – Caio
MISTER ILLUMINATO
Scelta tènnica: Mourinho, Mancini
Scelta diquore: Simoni, Bagnoli
Nightmare Team: Lippi, Tardelli
PANCHINA (PIU’ DIQUORE CHE TENNICA)
Pagliuca
Ferri, BeppeBaresi
Bianchi, Di Biagio, Matteoli
Crespo, Cruz, Eto’o
FUORI CONCORSO CON POLEMICA MOTIVAZIONE:
Cannavaro: vero “71” secondo la smorfia napoletana (ommemmè…): rendimento nemmeno pessimo, diciamo da 6, ma prova vivente del sistema Moggi. E poi ride sempre. Esecrando.
Pirlo: non ne piansi la dipartita se non per la moneta di scambio (Guglielminpietro). Ottimo giocatore da Mazzone in poi, e cioè messo davanti alla difesa. La stori(ell)a dice che fu Ancelotti, o addirittura lui stesso, a proporre il nuovo ruolo. E’ complotto! E’ stato er sor Magara, visto che a giocare da numero 10 al Brescia c’era un certo Baggio: “Ah regazzì, viecquà: tu te metti 30 metri indietro a lanci lungo, chè davanti ce sta Robbè“. Lisergico.
Bergkamp: All’Inter un disastro, rinfacciato negli anni da tutti i media. Ma anche Davids e Kluivert hanno toppato al Milan trionfando poi con altre maglie, per non parlare di Henry con la Juve. Classe immensa per il tulipano biondo. Certo, per la grinta si prega di ripassare… Efebico.
Roberto Carlos: Dopo le prime 4 partite da urlo ho iniziato ad odiarlo, visto che il suo unico schema era prendi palla e tira in porta. Ho sempre considerato i 10 anni di vittorie al Real Madrid come la classica parentesi fortunata in una carriera sopravvalutata (vi lascio pensare che io stia scherzando). Uggeggé.
Fine della sbrodola.
Riepilogando, quindi:
SQUADRA TENNICA
SQUADRA DIQUORE
NIGHTMARE TEAM
FAVOLETTA DELLA SERA: LA MALEDIZIONE DEL PRIMO ANELLO ARANCIO
Per i non addetti, è una delle tribune laterali di San Siro, la prima ad aver introdotto il biglietto ridotto per gli over 65. Nei primi anni ’90 Bergomi e Fontolan tiravano a sorte per giocare il primo tempo “dall’altra parte”, in modo da non subire gli insulti della vecchianza avvizzita e incattivita.
Forse è quello che da noi ha portato il ruolo di terzino sinistro a bruciare una dozzina di giocatori in un ventennio scarso, con rarissime eccezioni di decenza (dopo Brehme direi solo Chivu e Nagatiello).
In ordine sparso: Tramezzani, De Agostini, Roberto Carlos, Pistone, Centofanti, Tarantino, Milanese, Silvestre (quello che poi al Manchester Utd ha vinto tutto, da noi sembrava il fratello scarso di Aristoteles), Georgatos (non era male, ma era l’unico greco al mondo a soffrire di saudade), Gresko (te possino…), Brechet, Guly, Maxwell (a.k.a. il peluche di Ibrahimovic), fino all’odierno Alvaro Pereira.
E senz’altro dimentico qualcuno…
Ok. Attendo commenti, liste di proscrizione, petizioni per beatificazioni immediate. A scelta nell’ordine.
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