LE TEMUTISSIME PAGELLE – 1

Tempo di scrutini.

I Professori, prima ancora degli studenti, si accorgono di essere “indietro col programma” (e poi accusano noi che non ci sappiamo organizzare!) e quindi vanno in paranoia quando scoprono di non poterne interrogare otto alla volta mentre spiegano e correggono un compito in classe.

Morale della favola: noi, quelli giusti, –chè a esser promossi a Giugno son buoni tutti!- veniamo come al solito presentati col cinquemmezzo, sperando nel più trito e fallace dei luoghi comuni, per cui “di solito a Gennaio il 5,5 diventa 5, così il mezzo punto ti viene restituito a Giugno”.

Una balla colossale, ho un lustro di scuole superiori lì a dimostrare il contrario. Come vedete il Complotto ha origini lontane.

Per una volta voglio allora mettermi nell’inedita posizione di dover dare -e non subire- voti ed esami a Settembre. Proverò -senza riuscirci- ad usare un poco di quella umana pietà che chiedevo -puntualmente inascoltato- ai bei tempi del Liceo.

Si comincia con portieri e difensori:

HANDANOVIC SAMIR: Il ragazzo ha senz’altro capacità e talento, non sempre dimostrate. Non che questo gap possa spiegarsi unicamente con l’arcinoto ritornello “ha le capacità ma non si applica“. Credo piuttosto appartenga alla categoria di studenti da incoraggiare e tranquillizzare quando sbaglia. Calcisticamente parlando: uno dei migliori tra i pali, finalmente brillante anche sui calci di rigore, un pericolo costante -per noi- sulle uscite. In più, mi causa un infarto ogni volta che la dà di piatto al compagno dritto davanti a lui, col pallone che sfiora la punta del piede dell’avversario. Ma appoggiala di lato, Diobono!

Voto: 6.5 (so che nelle pagelle di fine anno non ci sono i mezzi voti. So e me ne infischio).

 

CARRIZO JUAN PABLO: Poco impiegato, fuga ogni dubbio toppando in tutte le occasioni. Regala un pareggio sanguinolento al Toro all’andata, facendosi beffare dalla palombella beffarda di Bellomo, anche se era entrato parando un rigore. Chiude in bellezza regalando a Obinna una doppietta nell’ultima di campionato. Bocciato, Coffaro (cit. La Scuola).

Voto: 5

 

CICERO JONATHAN: Già l’essere passato da pacco totale a giocatore di calcio con un’aura quasi divina dovrebbe garantirgli la promozione a Giugno. Il suo è un calcio che fa del casino organizzato il suo credo. Per una volta mi scopro troppo giovane per ricordare Oscar “Flipper” Damiani in campo, ma l’idea che ho è quella lì: corri, butta la palla avanti, fai il doppio passo e il dribbling con la supercazzola e vedi cosa vien fuori. Se tre volte su 10 la palla va in buca, sei promosso. Il brasileiro chiude con 4 gol e una mezza dozzina di assist. Abbasta.

Voto: 6

 

CAMPAGNARO HUGO: Il primo quadrimestre è tra i primi della classe, sfruttando il vantaggio di conoscere già il Professore. Dopo Natale si siede sugli allori e su qualche acciacco, finendo per sparire dai radar di Mazzarri. Conferma a rischio (se non di più). Rimandato (al mittente o ad altro destinatario).

Voto: 5,5

 

RANOCCHIA ANDREA: Più o meno speculare al compagno di banco: parte malino, sembra riprendersi ma poi si ferma di nuovo, finisce in deciso crescendo. A giorni saprà se potersi godere le vacanze o se gli toccherà lavorare in Brasile per qualche settimana. In ogni caso da tenere, motivare e responsabilizzare promuovendolo al ruolo di capoclasse.

Voto: 6.5

 

DE FONSECA ROLANDO: Arrivato nella totale indifferenza, quando non con un qualche sberleffo, è stata la sorpresa della stagione. La cosa dice molto sul livello generale della squadra, ma non è certo colpa sua se la gente che gli sta intorno c’ha i piedi fucilati. Senso della posizione, anticipo, forza e un’insperata intelligenza tattica, il tutto condito da 4 gol, ne fanno un difensore di sicuro affidamento per la prossima stagione. Da riscattare assolutamente.

Voto: 7

 

JUAN JESUS: Il nuovo Lucio, sotto radice quadrata. Non ha -ancora- la classe e la sicurezza del compaesano nel “mangiare in testa” agli attaccanti rivali, ma per fortuna non ha nemmeno la tendenza così accentuata a partire in cerca di gloria una volta recuperato il pallone. Fermo ai box nel finale per un legamento sfilacciato, si spera di trovarlo al meglio a fine Agosto.

Voto: 6.5

 

SAMUEL: Pur acciaccato e ormai al giro d’onore, nei periodi di forma normale si è confermato largamente il migliore della truppa di difensori centrali. La stecca sull’avversario dopo pochi minuti, tanto per far capire che “di qui non si passa”, è ormai un topos calcistico-letterario di cui personalmente sentirò la mancanza. Continuerà a giocare altrove, anche se le partite all’altezza del suo nome saranno sempre meno. Un grazie infinito.

Voto: 6 (10 alla carriera)

 

ANDREOLLI: Utilizzato pochissimo, la sola convenienza nel tenerlo è ai fini delle liste Uefa (proviene dal settore giovanile). Per il resto è un bravo ragazzo e un discreto stopper. Fa spessore.

Voto: n.g.

 

NAGATOMO: una versione leggermente migliore di Jonathan. L’unico esterno che potrebbe ambire ad essere titolare in una squadra più forte della nostra. Non è Maicon, non è nemmeno Cafu. Non scomodo nemmeno Brehme. Ma può essere tranquillamente titolare in questa Inter.

Voto: 6.5

 

D’AMBROSIO: Fin qui una delusione. Proprio perchè te la giochi col Divino e con Nagatiello, mi aspettavo di più dall’ex-Toro. abbiamo invece capito che la favola del “può giocare indifferentemente sulle due fasce” ha un solo significato: Ha deluso tanto a destra quanto a sinistra. Al momento, è grave l’errore “concettuale” di pagare a Gennaio un giocatore del genere, che a Giugno avresti avuto a gratis.

Voto: 5

 

COMPITI PER LE VACANZE

Nessuna novità in porta, con Handanovic sicuro della conferma “al 99.99%” come direbbe Zio Fester. Temo che rimarrà anche Carrizo, visto che Bardi non tornerà per fare panchina e verrà verosimilmente fatto giocare per un’altra stagione altrove.

In previsione del cambio di modulo e del passaggio alla difesa a 4, acquista ancora più importanza l’arrivo di Vidic che idealmente dovrebbe rimpiazzare l’esperienza e il carisma silenzioso di Samuel.

Essendo lui “la chiesa da mettere al centro del villaggio”, il compagno di reparto dovrebbe essere uno tra Ranocchia, Juan Jesus e Rolando, con Campagnaro e Andreolli da giubilare e vendere al miglior offerente (if any).

Questo quel che vorrei. Quel che temo, invece, è che le regole UEFA ci consiglieranno di tenere Andreolli a discapito di uno tra Rolando e Ranocchia.

La soluzione di inutile compromesso sarebbe il tenerli tutti, ma avremmo 5 uomini per due maglie. Esosi. Oltretutto, so già che una batteria di stopper così nutrita porterebbe al seguente ragionamento: Juan Jesus è mancino, ha buona corsa e buona resistenza: perchè non riciclarlo in terzino sinistro? L’ipotesi mi terrorizza.

Sulle fasce, infatti, c’è il primo vero acquisto da fare. Assegnando per il momento a Nagatomo uno dei due posti, abbiamo bisogno di un laterale che sia almeno di uguale rendimento dall’altra parte, altrochè centrali adattati. Sento parlare del turco Erkin ma non l’ho mai visto giocare. Siqueira l’abbiam comprato quasi 10 anni fa senza mai crederci, mi suona strano un suo ritorno a sorprendere tutti. Resta in sospeso il futuro del promettente Mbaye, reduce da un istruttiva stagione a Livorno ma onestamente forse non ancora pronto per giocarsi il posto con la pur non agguerritissima concorrenza.

Visto quel che offre il mercato e i mezzi a disposizione, uno come Zuniga sarebbe l’ideale, ma De Laurentiis ci cascherà?

Zuniga-Nagatomo-Jonathan-D’Ambrosio: una batteria di laterali decenti, per buona parte intercambiabili. E’ come un girone di Champions fatto da quattro buone squadre, senza il Dream Team che sovrasta le altre.

Immagine

-segue-

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