BRUTTI MA BELLI

CESENA-INTER 0-1

Non la vedo e, come l’ultima volta che è successo, vinciamo 1-0. Conniventi della mia latitanza, più o meno le stesse persone –Comandante escluso-  il che aggiunge un altro motivo all’auspicio di ribadire presto la piacevole rimpatriata eno-gastronomica.

Ad ogni modo, tre punti a parte, apprendo di non essermi perso chissà ché, anzi: gli ailàizz mostrano un paio di miracoli di Julione (che nell’ultimo mese è tornato sui suoi livelli di eccellenza) e il solito tiro di Stankovic: bello, teso, preciso, parato in tuffo plastico dal loro portiere. Mi risultano non pervenuti tutti gli attaccanti nerazzurri, con Andrea Ranocchia bomber di giornata a sfruttare la punizia di Maicon per la zuccata decisiva a metà ripresa. Siamo a tre vittorie consecutive, e come ormai avrete capito, del “come” siano arrivate m’importa sega. La classifica non è più così orrenda, anche se non pensavo che un quinto posto potesse risplendere di tanta lucentezza facendolo assomigliare a un Mondiale per club che proprio oggi abbiamo ceduto al Barça. Andare oltre in questo ragionamento ci porterebbe  a livelli di immalinconimento che sinceramente vorrei risparmiarmi (e –vi).

Mi limito a ribadire quanto già scritto altre volte: la squadra ha qualche punto in meno di quelli che merita, ma giusto due o tre. In altre parole, scordiamoci di avere un top team capace di lottare per la vetta della classifica. Pensiamo ad assicurarci il terzo posto, nella speranza tutta pruriginosa, infantile e quindi da tifoso vero, di non avere sia Milan che Juve davanti . Difficile, molto: soprattutto perché il contrario vorrebbe dire vedere Lazio e/o Udinese  tenere fino in fondo.

I tempi bui di un’alternanza rosso-bianco nera sono tornati, e tocca resistere (noi) e agire di conseguenza (Signor Massimo).

Il sorteggio di Champions ci ha regalato il Marsiglia, del quale ho brutti ricordi di un’eliminazione in una triste Coppa Uefa di 7 o 8 anni fa (vado a memoria, anche se Drogba l’abbiamo scoperto quella notte, nostro malgrado). Il valore delle seconde era abbastanza omogeneo, e abbastanza basso ad essere sinceri. Tutte squadre che un’Inter “normale” non dovrebbe avere difficoltà a regolare. Tutte squadre che adesso come adesso farebbero sputare sangue ai nostri, e che sono contentissimo di dover incontrare tra un paio di mesi e non adesso. Sneijder prima o poi potrebbe anche guarire, e gli attaccanti meno di così non possono segnare. Morale, nonostante la crescita (di risultati) delle ultime giornate, l’Inter può e deve migliorare ancora.

Diciamo pure che deve ancora iniziare a giocare in maniera urbana, tanto per non affidarsi sempre e solo al guizzo del singolo. Ora c’è l’ultima prima della sosta natalizia; “ultima” in tutti i sensi, visto che ospitiamo il Lecce fanalino di coda. Dovessimo vincere, guadagneremmo punti almeno su una tra Juve e Udinese, che si incontreranno in un tristissimo scontro in bianco-nero.

LE ALTRE

Juve e Milan vincono, e anche qui sorvoliamo sul come: stavolta non c’è bisogno del solito Rocchi Horror Picture Show, visto che il lavoro sporco lo fa la sorte (deviazione sull’1-0) e poi Bergonzi che abbocca ad una simulazione indegna di Boateng, e che il mio occhio prevenuto ha visto in diretta senza nemmeno aver bisogno dei replay.

Il tutto contro un Siena con l’ex nerazzurro Bolzoni a sfiorare il gol per due volte, e con l’immancabile allenatore (Sannino, in questo caso) a minimizzare l’importanza del furto con destrezza: sempre meglio non inimicarsi i potenti, anche quando te lo mettono nel culo. E’ appena il caso di ricordare il latrato etilico di Malesani di qualche giorno fa per palesare la percezione che il mondo del calcio ha dell’Inter e delle altre grandi. Tristessa…

 

E’ COMPLOTTO

A parte la pervicacia con cui Caressa tenta di trovare un appiglio per il rigore concesso a Boateng (“un contatto c’è” si ostina a ripetere, senza contare che il “contatto” è dovuto al piede trascinato da quel tamarro che va a sbattere contro il portiere). Bergomi si permette addirittura di dire “per me questa è simulazione”, che è quello che ogni persona sana di mente dovrebbe dire commentando quelle immagini, e tanto basta per scatenare la piccata reazione del Geometra Zio Fester che in sostanza dà a Bergomi dell’ultrà interista accecato dall’odio, ovviamente sorvolando sul fatto contingente (l’ennesimo rigore rubato) e sulla situazione strutturale di questo Paese (Merdiaset & co in servizi(ett)o permanente effettivo).

Come al solito, tutti zitti e sugli attenti, e “grazie al Dottore per la sua disponibilità”.

Per finire in bellezza, riporto testualmente il risultato di Cesena sentito nell’intervallo di oggi alla radio “Cesena zero In-ter-na-zio-na-le zero” calcando sul nome dei nostri come a dire “minchia siete uno squadrone e non riuscite nemmeno a battere il Cesena?”. La buonanima di Paolo Valenti era solito fare così,  dicendo “Inter” quando vincevamo e “Internazionale” nelle giornate storte.

Ai morti gli si porta rispetto. A certi vivi, gli si augura di raggiungerli presto.

WEST HAM

Vittoria 1-0 col Barnsley e testa della classifica acciuffata! They fly so high, they reach the sky…

Bravo Ranocchietta!

Bravo Ranocchietta!

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