INTER-VERONA 4-2
La saggezza popolare è spesso quella più idonea a raccogliere in poche parole “il succo del nocciolo”. E quindi: riceviamo quasi interdetti una bancalata di buona sorte sotto forma di gollonzi in serie, di cui addirittura stentiamo a far tesoro, confusi come siamo da tanta manna.
La partita contro il Verona dell’ex Mandorlini (unica mezza pippa nella leggendaria e trapattoniana Inter dei record) si presentava in un certo senso “podalica”, vista la smagliante forma degli scaligeri unita al nostro periodo allegrotto quanto a concentrazione e solidità difensiva. E invece, tempo di produrre il ruttino post-Mac del sabato, mi lascio cadere sul solito divano incredulo nell’apprendere del vantaggio dei nostri con Jonathan. Solo all’intervallo potrò apprezzare la mira da cecchino del nostro, capace di centrare le chiappe del difensore avversario per trovare la deviazione malandrina che ci dà il vantaggio. (Copyright Billy Costacurta nel dopogara, assai apprezzato).
Battute a parte, la buona sorte continua stranamente ad essere a strisce nerazzurre nell’arco dei 90′, visto il secondo regalo in occasione del raddoppio di Palacio: a calcetto i gol così li chiamano “foto”: ti metti davanti al difensore che respinge e vieni centrato dal suo rinvio, non necessariamente accorgendoti dell’accaduto. Il Trenza può esultare, e credo che il suo sorriso mescoli alla naturale gioia un dissimulato divertimento per l’accaduto.
Non siamo nemmeno a metà primo tempo e la partita parrebbe già chiusa, ma siccome non siamo una squadra normale, Juan Jesus decide di far esaurire il repertorio di bestemmie al Mister prima della mezzora. Fatale, nello specifico, il “non-anticipo” su Toni, polipone maledetto ma tremendamente efficace, che gioca di sponda col compagno mandando al tiro Martinho: sinistro preciso e palla in buca per il 2-1.
Il morto è ovviamente resuscitato, e inizia a giocare come sa; dalle nostre parti riaffiorano il panico e la schizofrenia che ormai abbiamo imparato a conoscere, ma il Cuchu sale in cattedra facendo quel che meglio sa fare: “va a rimbalzo” su bella girata di Nagatomo sul palo e corregge la correzione di Guarin, segnando il nostro primo gol “voluto” della serata.
Nonostante il doppio vantaggio ristabilito, immagino un supplemento di blasfemia in salsa labronica nell’intervallo, che in un certo senso dà anche i suoi frutti, visto il quarto gol (terzo gollonzo della serata) a firma Rolando, che da zero metri riesce a insaccare sugli sviluppi dell’ennesimo calcio d’angolo.
Come già sul 2-0, però, i nostri calano la guardia e presto anche le braghe, permettendo prima la bella stoccata di Romulo per il 4-2 e rischiando di subire il 4-3 con Toni che segna dopo essersi aiutato un po’ troppo nel liberarsi di Ranocchia.
Detto ciò, il premio Cranioleso per una volta non viene vinto da Guarin (anche se…) ma da Belfodil, che pensa bene di “prendere questione” con l’avversario dopo il fischio finale e di beccarsi il tragicomico rosso a partita finita.
A conti fatti, poco da aggiungere: riceviamo dalla buona sorte il credito maturato tra Cagliari e Torino, con la differenza di vederlo elargito in unica soluzione e quindi con effetti “spendibili” su una singola partita. Mi rendo conto di quanto sia cervellotico un ragionamento del genere e quindi mi do del “malato calcistico” da solo, chè sarebbe davvero bello poter attingere al coefficiente “busdelcù” un tanto al kilo e alla bisogna.
Questo ci è capitato, e tanta grazia che sia capitato!
LE ALTRE
Simpatico weekend che vede tutte le prime della classe conquistare i 3 punti e, coerentemente con quanto appena detto, i cugini incassare la sconfitta in quel di Parma, più che mai meritata per quanto visto in campo, ma maturata in piena “zona Milan”. il Geometra che si cimenta nella specialità della casa “noi del Milan teniamo i toni bassi e non polemizziamo, però…“, è godibile quasi come l’inguardabile balletto di ‘A Cassano dopo il fischione del 2-0.
Parlando di orifizi anali, al Milan a momenti andava ancora bene, vista la clamorosa traversa di Gargano cui seguivano i due gol rossoneri. Per fortuna, il 3-2 di Parolo al 94′ ci evitava l’esordio di Silvestre nel Pantheon dei grandi campioni che l’Inter ha ceduto al Milan, visto che il nostro era addirittura riuscito a portare i cuginastri sul 2-2 a metà ripresa.
La Roma vince in 10 ad Udine, chiarendo ancora una volta quanto sia importante avere convinzione, coraggio e culo (a scelta nell’ordine), mentre Juve e Napoli regolano i loro avversari avendo beneficiato di un rigore assai generoso a testa. Le due partite sono la millesima e milleunesima dimostrazione di quanto la moviola in campo potrebbe ridurre i casi dubbi di un buon 90%, se solo la si volesse adottare.
E’ COMPLOTTO
Il calcio invece preferisce rimanere ancorato alla bella favola dell’arbitro che sbaglia come sbagliano tutti, e dell’occhio umano che non deve capitolare a favore del computer.
E qui, caro Capitano, mi viene davvero da dire “tu quoque“, avendo appena finito di leggere la tua biografia, nella quale non solo dici di nutrire ancora fiducia negli arbitri nonostante Calciopoli (e già qui…), ma ribadisci di essere contrario a qualsiasi supporto tecnologico per gli arbitri, perchè così si rovinerebbe il gioco.
E allora divertete co’ questo! ( cit. Compagni di Scuola riferita allo splendido Postiglione).
Per il resto, godibilissima l’inversione a U dei giornalisti che, a cavallo della partita di Parma, trasformavano i peana per la cresta tagliata di Balotelli in prevedibilissimi analogie con Sansone.
Volendomi togliere qualche sassolino dalle scarpe, pongo un paio di domande retoriche all’A.C. Milan:
1) Ma davvero Balotelli ha bisogno di un tutor? ma da voi non era mica maturato?
2) Vi pare possa essere un buon “tutor” un ex-sbirro condannato per falsa testimonianza per i fatti di Genova 2001? (Filippo Ferri, http://it.eurosport.yahoo.com/notizie/serie-balotelli-tutor-ex-poliziotto-condannato-g8-193528907–sow.html)
3) Che ne è stato del marchio cresterossonere depositato in tutta fretta l’anno scorso a celebrare i vostri tre giovanissimi e bravissimi attaccanti (Balo, Nyang e El Sharaawi) accomunati dall’anagrafe, oltre che dal pessimo gusto tricologico?
Infine, lodevole ma solo parzialmente veritiera la ricostruzione fatta dai media sul silenzio di Mazzarri post-Toro. Probabile che il Mister non abbia voluto parlare perchè scontento della direzione arbitrale, (che poi sia giusto o meno esprimere col silenzio la propria incazzatura possiamo parlarne), corretta la statistica che ci vede a credito nel saldo rigori pro/contro delle ultime due stagioni.
Quel che mi pare non si sia visto è invece uno specchietto simile:
INTER | MILAN | JUVENTUS | ROMA | FONTE | |||||
RIGORI | F | C | F | C | F | C | F | C | |
2007/2008 | 9 | 3 | 11 | 3 | 7 | 8 | 7 | 4 | transfermarkt |
2008/2009 | 4 | 0 | 12 | 5 | 6 | 1 | 7 | 3 | transfermarkt |
2009/2010 | 6 | 7 | 10 | 3 | 4 | 5 | 11 | 7 | transfermarkt |
2010/2011 | 6 | 5 | 6 | 2 | 5 | 4 | 13 | 7 | transfermarkt |
2011/2012 | 11 | 11 | 10 | 3 | 4 | 3 | 4 | 9 | transfermarkt |
2012/2013 | 5 | 7 | 11 | 6 | 11 | 5 | 7 | 5 | transfermarkt |
2013/2014 | 0 | 3 | 2 | 0 | 2 | 1 | 4 | 0 | transfermarkt |
TOT | 41 | 36 | 62 | 22 | 39 | 27 | 53 | 35 | |
saldo | +5 | +40 | +12 | +18 |
Da notare, a parte la formattazione migliorabile, come anche nell’anno del Triplete (2009/2010) avessimo un saldo negativo, e come il luogo comune “rigore per il Milan” per una volta non sia fallace e maledetto (+40 il saldo complessivo su 6 anni e 10 partite).
Ma è solo la solita propaganda comunista, e il fallo da cui nasce il 3-2 del Parma ieri era 8 metri indietro. E comunque noi non parliamo di arbitri. Cribio!
Infine, prima buccia di banana di Thohir, che ha la giusta e bella pensata di farsi fotografare con Allen Iverson, “suo” giocatore nei Philadelphia 76ers. D’accordo che Iverson giocava col numero 3 ma, parafrasando i comandamenti, quel numero all’Inter non è utilizzabile invano. Una marchetta col numero del grande Giacinto non s’ha da dare.
Passi pure sul blog per qualche ripetizione di interismo. Prezzi modici, famo ‘na cosa in nero…
WEST HAM
Insulso pareggio in terra gallese con lo Swansea. Saldamente in zona retrocessione.
Pingback: AVANTI CON CAUTELA (MA SENZA RIGORE) | complottonerazzurro