FEEGA BANEGA
A pochi giorni dalla vittoriosa finale di Europa League vinta per l’ennesima volta dal Siviglia, con gli occhi ancora pieni dei lanci illuminanti e dai tocchi sapienti di Banega, ecco che la saggia e prudente SportMediaset spegne sul nascere le erezioni nelle mutande nerazzurre.
Prima l’antipasto:
Il timore, conoscendo la carriera di Banega, è che con Emery abbia toccato l’ennesimo picco prima di un potenziale ribasso.
Poi la portata principale, già preannunciata dal solito cassandro che scrive in una recente sezione di E’ COMPLOTTO:
Quello che va smarcato subito è che l’argentino non è un regista classico, per intenderci, alla Pizarro.
Io avevo preconizzato il paragone con il Maestro Pirlo, ma si vede che noi dell’Inter, spregevoli speculatori calcistici, non siamo nemmeno degni di essere messi nella stessa frase.
Che poi, incidentamente, se Banega non assomiglia a Pizarro son solo contento: il maledetto trottolino cileno l’ho sempre odiato, lui e la sua ossessione a doverne dribblare tre prima di cominciare l’azione!
Se poi volete sapere come la penso io, vi dico che Banega è buono e molto, anche se ritengo che il suo arrivo a parametro zero causerà la vendita di Brozovic, con la quale tentare di finanziare l’acquisto di uno tra Biglia (diciamo a pari prezzo) e Yaya Touré (che costerebbe molto meno di cartellino, ma avrebbe un ingaggio of ze madonn).
Come andrà lo vedremo nelle prossime settimane. Per il momento noto senza sorpresa che, ancora una volta, un giocatore appena comprato dall’Inter viene vivisezionato per evidenziare quel che NON è, e per far emergere le caratteristiche che NON ha.
Ringraziamo commossi per l’ennesimo servizietto.
ALTRE PERLE DI SAGGEZZA
A parte l’analisi tennicotattica sull’argentino, un pensiero grossolano sul calcio italico, dettato da faciloneria, pressapochismo e demagogìa, assai poco politically correct, e quindi cucito su misura per chi scrive.
Abbiamo una Nazionale il cui CT ha di recente visto la propria messa in piega sintetica scompigliata dal processo in cui è stato assolto per quella che -ai miei tempi di svogliato studente di giurisprudenza- sarebbe stata insufficienza di prove (e quindi non con formula piena, chè la condotta omissiva è stata confermata). Abbiamo una Nazionale il cui celebratissimo Capitano è un fascista, scommettitore seriale e compratore di diplomi farlocchi. In questo insieme più marroncino che azzurro, ecco il neo convocato Izzo, chiamato a rispondere di collusioni con un clan camorristico responsabile di partite truccate negli ultimi campionati di Serie B.
Ennesimo scandalo in cui i calciatori coinvolti sono -ancora una volta come nei già troppi casi precedenti- nella quasi totalità ragazzi italiani.
Ma il problema, per alcuni addirittura la vergogna, è che l’Inter ha solo stranieri in rosa.
E meno male, mi vien da dire, soprattutto se è gente così.
Poche parole per salutare il Principe, altro capitolo di una storia leggendaria e temo irripetibile. Come tanti suoi compagni di squadra di quel periodo, grande giocatore, grandissimo uomo.

Ha segnato (e tanto) per noi, con il numero 22: Diego Alberto El Principe Milito
Da buon ultimo, immancabile il romanzo rosa dei cugini che propongono giUoco sempre e comunque. Di mio segnalo solo che, anche quest’anno, sono stati eliminati dalle fasi finali dei campionati Primavera, Allievi e Giovanissimi.
Per il resto rimando alla sempre ineccepibile Sabine Bertagna che ci spiega come i cugini rivendichino asseriti primati in fatto di giovani convocati nelle Nazionali giovanili, esordienti tra i professionisti, percentuali di finali raggiunte e vittorie in campionati senza classifica.
Il perfetto campionario del piazzista rossonero in versione settore giovanile.
Questi hanno pescato Donnarumma, sappiamo come e sappiamo grazie a chi, e con questo ci inietteranno dosi equine di zucchero per i prossimi anni. Loro, come noto, sono la squadra dell’Amore, e anche quando il Balotelli di turno si incazza perchè non gioca e se ne vuole andare, in realtà è solo perchè gli scappava la pipì.
Perchè lui al Milan è maturato tantissimo (cit.).
Ridicoli.